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Aerei e veicoli spaziali: andiamo alla scoperta del modellismo aerospaziale

Il modellismo spaziale nasce negli USA visto l’ampia esperienza in ambito spaziale e la passione degli americani per i razzi, gli aerei e i veicoli spaziali, infatti in molte scuole spesso si utilizzano i modelli aerospaziali per insegnare la chimica e la fisica a livello pratico. Ma negli ultimi anni il modellismo aerospaziale si è diffuso in tutto il mondo anche grazie alla disponibilità di modelli facili da costruire poco costosi e facilmente reperibili sul mercato.

La costruzione di un modellino

Sul mercato si trovano vari tipi di modelli aerospaziali dai più semplici a quelli più sofisticati che hanno bisogno di un gruppo di persone esperte per il lancio.
La costruzione dei modelli più piccoli è semplice tanto non richiedere particolari abilità, anzi sono utili per capire come funzionano quelli di dimensioni reali. Invece chi è interessato a capire le dinamiche del volo e i meccanismi dell’apparecchio può progettare e costruire un modello utilizzando parti separate come i tubi, i supporti del motore e le ogive.
Ma non tutti i modelli sono uguali e nel caso particolare del modellismo aerospaziale troviamo diversi gradi di difficoltà in base al motore e la grandezza del veicolo.
La costruzione di un modello inizia dalle scatole di montaggio e spesso si utilizzano dei kit di base per personalizzare il modello stando molto attenti a seguire un progetto valido con una serie di ricambi pronti alle modifiche che si stanno effettuando per evitare la caduta durante il volo.
I modelli sono costruiti con materiali leggeri come il legno, la plastica e il cartone e altri materiali compositi senza pezzi in metallo che potrebbero essere pericolosi durante le varie fasi del lancio, ma soprattutto sono dispositivi creati per essere riutilizzati più volte e quindi dispongono di un metodo di recupero utile a non distruggere l’apparecchio durante la discesa, e inoltre hanno una rampa di lancio che ha lo scopo di guidare il veicolo per 100-150 cm fino a raggiungere una stabilità sufficiente.
Il lancio è guidato da un sistema elettronico che viene comandato a distanza.
Se invece si utilizzano modelli più grandi cambia un po’ tutto, a partire dai materiali sempre non metallici ma più robusti e con un motore più potente e spesso dotati di telecamere e camere fotografiche al loro interno e dispongono di un meccanismo di recupero con paracadute che viene guidato dalla strumentazione elettronica.

La propulsione e il motore e il recupero

Questo veicoli anche se piccoli possono raggiungere grazie alla propulsione altezze considerevoli. Ma da che cosa sono spinti? I modelli piccoli hanno dei motori usa e getta mentre quelli più grandi sono ricaricabili e hanno un motore a endoreazione quindi si rifanno alla terza legge di Newton ossia espellendo gas da una estremità posso ottenere una spinta diretta in senso opposto con una intensità proporzionale alla velocità e al gas espulsi. Naturalmente la realizzazione di un motore di questo tipo richiede una determinata conoscenza della fisica, chimica e della termodinamica e un investimento notevole questo in commercio si trovano motori che si adattano a qualsiasi modello si voglia far volare.
Il sistema di recupero di questi modelli è importante per non provocare danni e per ritardare la discesa. In caso di modelli piccoli abbiamo un metodo di recupero a discesa libera che utilizza la resistenza aerodinamica per rallentare la caduta mentre i modelli più grandi hanno un paracadute che frena la caduta e lo riporta a terra senza danni.

I modelli spaziali

Modelli spaziali propriamente detti questi veicoli hanno dei motori piccoli fino a un peso massimo di 500 grammi e possono raggiungere una dimensione di un metro circa. Sono modelli base, economici che possono raggiungere quote di 300 metri circa. Utilizzano dei motori usa e getta con un combustibile tradizionale.
Modelli mid-power sono più evoluti rispetto al modello base e richiedono più esperienza. Questi veicoli pesano più di un chilo e sono lunghi circa un metro e mezzo. Hanno un sistema di accensione più complesso che richiede 12 volt e un sistema di recupero a paracadute. Naturalmente visto che sono di un livello superiore hanno un prezzo più elevato e sono adatti ai modellisti che vorrebbero provare a cimentarsi in prodotti più impegnativi.
Maxi-modelli sono il top della modellistica aerospaziale che si avvicina di più ai modelli realistici per questo motivo non si possono utilizzare da soli ma è necessario un gruppo di persone e un terreno ampio per organizzare il lancio.
Sono veicoli costruiti con materiali resistenti quali la fibra di vetro e plastiche speciali, hanno un motore potente di tipo ricaricabile con combustibile composito e sono in grado di raggiungere quote elevate senza dimenticare che il loro lancio è molto impegnativo e impressionante.

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