
Utilizzati come giochi, per riprese aeree, per motivi di sicurezza e molto altro, i mezzi aerei a pilotaggio remoto, meglio conosciuti come Droni, sono tra i prodotti con il più alto tasso di incremento di diffusione, e come tali necessitano di regolamentazioni per un utilizzo sicuro e responsabile da parte di tutti.
Il 15 novembre del 2019, l’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) ha pubblicato sul proprio sito l’Edizione 3 dell’11 novembre 2019 del Regolamento Mezzi aerei a pilotaggio remoto, indicando quanto segue: “Il Regolamento entra in vigore a decorrere dal trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione nel sito internet dell’Ente e annulla e sostituisce l’Edizione 2 Emendamento 4 del 21 maggio 2018”.
Riportiamo di seguito alcune delle novità in ambito della sicurezza e utilizzo responsabile della nuova normativa che può essere consultata e scaricata nella sua interezza nel portale ENAC.
Copertura assicurativa
Novità di rilievo è l’art.32 che regolamenta la copertura assicurativa che prima era circoscritta all’utilizzo dei droni per fini professionali mentre adesso fa riferimento a tutti i mezzi indipendentemente dal loto utilizzo: “Non è consentito condurre operazioni con un SAPR se non è stata stipulata e in corso di validità un’assicurazione concernente la responsabilità verso terzi adeguata allo scopo“. Proprio l’art.32 è esempio di come tra le nuove normative figurino quelle relative alle Operazioni Non Specializzate, regolando quindi “le attività ricreative effettuate con SAPR a scopo ludico o sportivo da parte di persona non configurabile come aeromodellista e in possesso dei requisiti del presente Regolamento”.
Mappe aeree e cartografia
Importante per la sicurezza dell’utilizzo dei droni è la consultazione di mappe aeree e cartografia con le limitazioni per il sorvolo con i droni: l’ENAC ha stabilito che D-Flight è la fonte ufficiale per acquisire tali informazioni. Come stabilito dall’art.7 comma C: “il pilota remoto…deve rispettare le limitazioni nell’utilizzo dello spazio aereo stabilite dall’ENAC e disponibili nel sito D-Flight”. Si aggiunge l’art. 33 paragrafo 4 per quanto riguarda le possibili NoFlyZone ed indica che “Gli operatori SAPR sono responsabili di verificare l’esistenza di eventuali disposizioni emanate dalla Autorità di Pubblica Sicurezza per le aree interessate dalle operazioni”.
Manuale di volo
Altra normativa che mette fine ad una situazione di poca chiarezza a favore di un utilizzo più sicuro dei droni è quella che fa riferimento ai manuali di volo. Ogni drone deve avere un manuale di volo con le istruzioni e consigli d’uso e specifiche tecniche, secondo l’art 7 comma 6.d secondo cui “(Il pilota) deve operare il SAPR in accordo ai termini previsti dalle pertinenti autorizzazioni o dichiarazioni e utilizzarlo conformemente al manuale d’uso fornito dal fabbricante, comprese le eventuali limitazioni applicabili”. Nessun problema se il drone è stato comprato e se nella confezione ci sono le istruzioni, la difficoltà si presenta se il drone è autocostruito o comprato da terzi, in tal caso è possibile scaricare il manuale per SAPR autocostruiti o senza documentazione. Ne esistono due formati: uno di riferimento per l’utilizzo hobbistico e uno per l’utilizzo hobbistico e lavorativo.
Infine segnaliamo le Norme Transitorie (Art.37), ovvero quella parte di regolamento che a partire dal 1° luglio 2020 decadrà di validità a favore dell’applicazione del regolamento unico europeo.
- Aeromodellismo, News
- 18 Febbraio 2020